Come ormai sanno anche i bambini delle scuole materne, da maggio ad ottobre 2015 si terrà a Milano Expo2015. Un "grande evento" fortissimamente voluto dalla giunta Moratti, a cui la giunta Pisapia non ha avuto il coraggio e la lungimiranza di rinunciare. Rinunciare ad Expo sarebbe stata una scelta politicamente importante ed economicamente vantaggiosa. L'esperienza infatti ci insegna che questi "grandi eventi" producono di solito grandi profitti (più o meno leciti) per pochi e - per tutti gli altri - debito, cemento, precarietà. Così infatti è accaduto anche per l'Expo milanese.
Debito. L'Expo costerà circa 10 miliardi di euro, denaro pubblico - sborsato da Stato, Regione e Comune di Milano- che verrà solo in parte recuperato. Chi pagherà il conto? Naturalmente i cittadini, attraverso l'aumento delle tasse e delle tariffe e il taglio dei servizi.
Cemento. Per realizzare l'area espositiva di Expo2015 è stata cementificata una vasta porzione di territorio agricolo posta tra i comuni di Milano e Rho. Inoltre l'Expo è stato il pretesto per giustificare o accelerare la costruzione di strade e autostrade che devastano il territorio lombardo: Brebemi, Tem, Pedemontana, Gronda nord e così via. Per non parlare delle cosiddette "vie d'acqua", canali di cemento che avrebbero irrimediabilmente deturpato alcuni dei più frequentati parchi milanesi se la loro costruzione non fosse stata fermata dall'indignazione dei cittadini. Poco o niente invece è stato fatto per potenziare il trasporto pubblico. In particolare non si sono realizzati nè la linea 4 della metropolitana nè il prolungamento della linea 1 fino a Cinisello Balsamo e Monza.
Precarietà. Contrariamente a quanto promesso, Expo2015 non ha creato nessun posto di lavoro "vero". In base all'accordo firmato nel luglio 2013 dalla società Expo s.p.a. - i cui azionisti sono lo Stato, la Regione Lombardia, il Comune di Milano e la Camera di commercio - con CGIL CISL e UIL infatti, Expo2015 funzionerà grazie a 15mila "volontari" e solo 700 tra lavoratori a tempo determinato, stagisti ed apprendisti.
Come sapete, inoltre, Expo2015 verterà sui temi dell'agricoltura e dell'alimentazione. A dettare la linea saranno le multinazionali dell'agroalimentare, che pubblicizzeranno la monocultura, gli ogm, il massiccio ricorso a concimi chimici e pesticidi, il loro cibo spazzatura.
Insomma, Expo2015 è una grande macchina che produce profitti privati e pubbliche illusioni. Non facciamoci abbindolare da spot tanto accattivanti quanto ingannevoli!
Mercoledì 15 aprile ore 16,30 "Expo2015? No, grazie!"
incontro con aperitivo aperto a tutti/e
sede RSU Comune di Milano via Marsala 8
IL PRIMO MAGGIO 2015
TUTTI/E A MILANO #NOEXPOMAYDAY
Piazza 24 Maggio ore 14
Si Cobas - Sial Cobas - Slai Cobas