Nonostante durante le trattative per il rinnovo contrattuale Cgil, Cisl e Uil affermassero di voler superare la legge Brunetta, nella sostanza sia la legge Madia, sia il nuovo contratto delle Funzioni Locali ne raccolgono lo spirito.
Quindi ancora una volta, con la scusa del miglioramento dei servizi, confederali e Csa hanno accettato uno strumento discriminatorio e clientelare.
Giusto per capirci meglio, ricordiamo che l'articolo 69 del contratto collettivo nazionale del comparto funzioni locali introduce il principio dell’obbligo di differenziazione del premio di produttività. Viene stabilito che a coloro che hanno una valutazione più elevata venga riconosciuta una maggiorazione pari ad almeno il 30% in più del premio di produttività. Nell’ambito della contrattazione decentrata bisognerà stabilire quale sarà la quota esatta di maggiorazione e quale sarà la percentuale di questa “fortunata” elite che potrà usufruirne.
Ricordiamo che l’art. 6 del Contratto Decentrato del comune di Milano prevede tre passaggi:
1. Colloquio ad inizio anno avente lo scopo di informare sugli obiettivi generali e personali;
2. Colloquio intermedio, con periodicità almeno semestrale, di natura informativa sul grado di raggiungimento degli obiettivi;
3. Colloquio finale, per la comunicazione della valutazione finale.
Ricapitolando:
┌ Incidenza sul premio di produttività: maggiorazione del 30% ad un’elite
Scheda di valutazione = ┤
└ Incidenza sulle Progressioni Orizzontali
Chi vuole manifestare il proprio dissenso deve scrivere "con riserva" oppure "solo per presa visione" sopra la firma e nello spazio dedicato alle osservazioni del valutato, "contesto nel metodo e nel merito la scheda di valutazione".