In data 17 aprile il Consiglio di Stato ha espresso parere favorevole sulla proroga del blocco dei contratti pubblici e degli automatismi stipendiali per il 2013 e 2014, contenuti in un decreto del Consiglio dei Ministri, probabile ultimo atto del dimissionario governo Monti.
Nello stesso parere il Consiglio di Stato "suggerisce" che da tale proroga rimanga esclusa la disposizione che prevedeva la riduzione dei trattamenti economici sui redditi oltre i 90.000 e i 150.000 euro, in continuità con quanto disposto dalla Corte Costituzionale con sentenza 223/2012.
Insomma entra in gioco pure il Consiglio di Stato per attaccare il rinnovo dei contratti del personale pubblico, privilegiare, come sempre, chi guadagna di più e aumentare a dismisura le diseguaglianze sociali.
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