Edicola Collettivo Prendiamo la Parola del Comune di Milano
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la Pecora Rossa Numero Speciale 2019 |
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Scritto da Administrator
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Giovedì 28 Febbraio 2019 18:40 |
Piano Occupazionale così non va!!!
Nel passato numero della Pecora Rossa vi abbiamo proposto gli inesorabili dati del personale del comune di Milano a certificare da un lato la progressiva diminuzione anno dopo anno, al di là dei proclami, e dall’altro l’altrettanto progressivo invecchiamento della dotazione organica dell’ente in cui lavoriamo, su cui occorrerebbe un ragionamento ulteriore per permettere la sopravvivenza dell’amministrazione comunale per come la conosciamo in seguito ad un uscita di massa a causa pensionamento. E non c’è riforma pensionistica al mondo che possa evitare questo scenario: in un contesto in cui la PA non assume più prima che poi i nodi vengono al pettine. I tagli imposti agli enti locali dell’ultima legge di stabilità palesano davanti ai nostri occhi, appunto, un nodo inestricabile, che mette in discussione in primo luogo la natura pubblica e pressoché gratuita dei servizi locali ed in secondo luogo l’inquadramento contrattuale di chi li fornisce, sempre meno impiegati pubblici e sempre più precari a tempo indeterminato, fra le forche caudine del Jobs Act e dei rapporti contrattuali aziende-soggetto pubblico. Nel Comune di Milano, dalla DC SIAD all’Area Riscossione, numerosi sono oramai i settori a gestione “mista”, e nuove esternalizzazioni saranno alle porte se verrà confermato il piano di Malangone di voler ridurre il turn over ad 1/3 dei dipendenti che conquisteranno la pensione nei prossimi 3 anni. Inutile ricordare che la diminuzione dei servizi colpirà chi ne usufruisce maggiormente, ovvero il ceto più debole, e che sebbene non ci troviamo d’accordo in merito ai tagli stabiliti dall’ultima scellerata legge di stabilità è anche utile ricordare come questi fondi potrebbero essere recuperati attraverso la fiscalità locale andando a colpire in primis le proprietà plurime, per una vera redistribuzione della ricchezza. Ci troviamo d’accordo anche con coloro che affermano l’esigenza di non sperperare fondi pubblici per avventure improbabili quali le Olimpiadi 2026 o la riapertura dei Navigli, quest’ultima non a caso già oggetto di revisione da parte della giunta ed uscita a quanto pare dall’agenda politica dei prossimi anni. Se al suo posto entrerà una nuova politica pubblica che rimetta al centro il servizio pubblico locale, questo sarà anche dovere delle oo.ss. chiamate a recuperare il rapporto perso coi dipendenti negli ultimi anni attraverso una mobilitazione determinata ed in grado di non arretrare, senza concedere armistizi in cambio di briciole. La vertenza messa in piedi nell’ultimo triennio ci sia da monito.
Money, money, money
Sono ormai decenni che i tagli dei servizi pubblici si fanno sempre più pesanti, la giustificazione ufficiale è sempre la stessa: la… mancanza di soldi. Con questa formuletta magica governanti di ogni colore (centro dx e centro sx) hanno tagliato il personale del pubblico impiego, hanno bloccato i contratti, hanno bloccato il turn over, hanno privatizzato i servizi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Servizi pubblici, sempre più scadenti. Settori nevralgici come la Sanità o la Pubblica Istruzione in grande sofferenza. Stipendi ridotti ai minimi termini con l’aggravio del blocco degli straordinari, l’impoverimento è sempre più evidente. Personale sempre più anziano (fra i più vecchi in Europa) e che fa sempre più fatica a tener su il carrozzone. Davanti a questo sfascio nessun partito di governo, ha mai voluto attuare un paio di soluzioni semplici, semplici. Lottare contro l’evasione fiscale, il lavoro nero. Tagliare le spese militari, almeno quelle delle missioni all’estero e l’acquisto di nuovi armamenti (es. gli F35). Anche la mancata sicurezza sul lavoro ha un suo peso notevole. (sul numero in formato Pdf la tabella con degli esempi)
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Ultimo aggiornamento Giovedì 28 Febbraio 2019 19:25 |
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la Pecora Rossa n. 1/2019 |
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Scritto da Administrator
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Venerdì 22 Febbraio 2019 16:05 |
È uscito il primo numero del 2019 de la Pecora Rossa, non potete farvelo scappare:
- Federalismo poco democratico;
- Politiche Occcupazionali: di nuovo!
- Bancomat libero offre il Pubblico Impiego
- X Impiegactor il nuovo concorso che stimola il talento burocratico
- 8 marzo... Sciopero
L'ampiezza degli argomenti trattati ci hanno costretto a interrompere alcuni articoli. Saranno ripresi in un volantone che distribuiremo a breve.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 22 Febbraio 2019 16:34 |
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la Pecora Rossa n. 04-2018 |
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Scritto da Administrator
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Giovedì 06 Dicembre 2018 07:44 |
In questo numero:
- Progressioni orizzontali
- Stato di polizia
- Politiche Occupazionali: l'emorragia continua
- Diamo i numeri
- Nuovo contratto vecchia politica
Progressioni Orizzontali
Finalmente sono state pubblicate nella intranet del Comune di Milano le graduatorie relative alle progressioni economiche orizzontali 2018. Gli interessati sono circa 2800, che vanno a sommarsi ai circa 5600 colleghi che hanno effettuato la progressione nel 2017.
Circa 2800 lavoratrici e lavoratori effettueranno invece la progressione nel 2019. Resteranno esclusi i nuovi assunti, ovvero coloro che non hanno ancora maturato due anni di permanenza nella stessa categoria economica, e i pochi colleghi che negli ultimi due anni hanno ottenuto una valutazione inferiore a 6.
Questo è quanto previsto dall'accordo del dicembre 2017, che anche noi abbiamo condiviso - nonostante alcune criticità - e che difenderemo da ogni tentativo di modificarlo in peggio, magari introducendo ulteriori elementi di "meritocrazia", che servono solo a dividere i lavoratori e ad asservirli a dirigenti e funzionari.
Rimane da affrontare e risolvere il problema dei cosiddetti "apicali", cioè di coloro che al momento della sigla dell'accordo occupavano già la categoria più alta del loro profilo professionale.
Si tratta di circa 3000 colleghi la cui progressione non era allora consentita ma è ora possibile dopo l'entrata in vigore del nuovo contratto nazionale. Anche per loro chiederemo che venga valorizzata l'anzianità di servizio e minimizzato il peso della valutazione.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 06 Dicembre 2018 09:35 |
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comunicato comune di Milano |
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Scritto da Administrator
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Domenica 30 Settembre 2018 12:52 |
Notizie dal comune di Milano
martedì 23 ottobre - Incontro Formativo
ore 16.30 - 18.30 via Larga, 12 - Sala Formazione - II° piano
Se li conosci ti difendi
I delegati di Adl, Sgb, Sial Cobas e Slai Cobas organizzano un incontro formativo aperto ai tutti i lavoratori del comune di Milano. Parleremo di:
- Riflessi della politica economica del governo su lavoratrici e lavoratori degli enti locali;
- Applicazione del nuovo contratto di lavoro (valutazione, permessi, malattia …);
- Conseguenze del nuovo decreto “concretezza” (impronte digitali per rilevare le presenze?);
- Varie ed eventuali
Sono argomenti attuali che incideranno sul nostro futuro, una maggiore conoscenza degli stessi, potrà permetterci di difenderci meglio e di cercare di contrastarli.
Vi aspettiamo per parlarne assieme!
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Sciopero Generale
venerdì 26 ottobre - Né con il governo, né con i mercati!!!
La finanziaria 2019? Le proposte di reddito di cittadinanza restano avvolte in una coltre di dichiarazioni contradditorie, la stessa che avvolge il superamento della Fornero, appesa a quota 100 senza un intervento che realmente modifichi la Legge. Ricordiamo, la “Fornero” oltre ad alzare l'età pensionabile, riduce il valore delle pensioni introducendo il contributivo. In più, l'ennesimo aumento del debito (che significa più interessi che finiranno nelle tasche degli speculatori internazionali) non redistribuisce e permette nuovamente di non prelevare (per redistribuire) i soldi dove ci sono, dagli oltre 100 miliardi all'anno di evasione fiscale e contributiva, su cui nulla di serio è previsto, alla riduzione delle spese militari (addirittura previste in aumento), o alla tassazione delle rendite patrimoniali (e, perché no, gli stipendi a 4 zeri mensili). Ecco perché occorre scioperare il 26 ottobre, per rivendicare ciò che realmente serve:
- specificatamente per i lavoratori pubblici, rivendichiamo nella finanziaria 2019 soldi per il rinnovo del contratto di lavoro in scadenza al 31/12/2018: al momento non è previsto niente, vogliono un altro blocco dei salari pubblici. E l'elemento perequativo??? Siamo davanti alla prima riduzione salariale del dopoguerra?
- via le leggi che sequestrano la liquidazione di dipendenti pubblici fino a 27 mesi di ritardo senza interessi;
- la fine del blocco delle assunzioni nel PI per dare realmente servizi pubblici di qualità mentre invece nel DEF presentato dal Governo al parlamento viene riconfermato il limite alle assunzioni negli enti locali e nella sanità;
- l'investimento sul servizio pubblico come bene comune e la fine della militarizzazione indotta da quelle politiche securitarie che, speculando su ansia ed insicurezza sociale, creano barriere sociali e limitano libertà e diritti reali;
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Ultimo aggiornamento Martedì 16 Ottobre 2018 13:05 |
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