Si è svolto il 13 marzo il primo incontro tra sindacati e amministrazione comunale sulle politiche occupazionali del Comune di Milano per il triennio 2012-2014. Il quadro è sconfortante. L'assessora Bisconti ci ha proposto in sostanza 3 cose:
- La rideterminazione al ribasso, con delibera di Giunta, della dotazione organica , cioè del personale che si ritiene indispensabile al funzionamento dei servizi comunali (-2000 unità).
- L'assunzione nel 2012 di 137 persone (di cui 52 vigili e 50 maestre) a fronte di 514 pensionamenti avvenuti nel 2011.
- L'assunzione nel triennio 2012-2014 di 348 persone in tutto, a fronte di una stima di circa 1100 pensionamenti.
Ciò significa che nei prossimi tre anni verranno persi nel Comune di Milano circa 700 posti di lavoro. E le chiamano "politiche occupazionali"...
Di fronte a ciò occorre una risposta unitaria della Rsu e delle organizzazioni sindacali, che devono chiedere a Pisapia e alla Giunta di colmare l'abisso esistente tra le dichiarazioni a favore del potenziamento dei servizi pubblici ed una realtà fatta di tagli alle risorse e al personale.
Come pensano di erogare i servizi ai cittadini? Privatizzando? Esternalizzando? Rendendo il lavoro pubblico precario e ricattabile come già succede ad esempio alla maggioranza dei lavoratori di Milano Sport e Milano Ristorazione, il Liceo Civico Manzoni con la cooperativa Talento? Oppure, ricorrendo al volontariato in sostituzione di posti di lavoro?
Lavoratrici, Lavoratori!
Occorre un piano occupazione che risponda principalmente alla stabilizzazione dei precari e al rafforzamento dei servizi.
Per il nostro lavoro e per il bene del lavoro pubblico dobbiamo alzare la testa!
Forse un bello sciopero dei dipendenti comunali, con manifestazione per le vie del centro e presidio finale a Palazzo Marino potrebbe servire a dar loro la scossa.
È quanto proporremo, come delegati Slai Cobas, alla RSU e alle altre organizzazioni sindacali.
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